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Studio Gariboldi su Corriere della Sera

XXI-VIII-MMXXIV

La mostra diffusa «Panorama Monferrato» in 15 sedi.
Il dialogo come senso (e arte). L’itinerario di «Italics» tra radici, identità e sacro.

15 sedi, 4 paesi, 63 artisti, più di 200 opere, tra dipinti, sculture, fotografie e installazioni. In un anno il curatore Carlo Falciani ha studiato il territorio, individuato i paesi, scelto le location, trasmesso il senso (agli amministratori). Spiega: «Vignale era un’indicazione. Ho scelto gli altri borghi attorno, come se fosse un viaggio, un itinerario. Per questo mi sono ispirato alla Civil conversazione di Guazzo. Chi viene da fuori dovrà capire le radici. E chi accoglie dovrà comprendere il forestiero».

Il dialogo come senso. Tra antico e contemporaneo ci sono aperture, non censure. L’anatomia stessa dell’esposizione, dice Falciani «è concepita come itinerario, dialogo tra forme, identità e tempo».

A Montemagno la sede è un castello e ossario, A Camagna un cottolengo abbandonato, a Castagnole è la casa di una maestra. A Vignale la sede di Palazzo Callori.

Articolo di Agostino Gramigna
Corriere della Sera

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