Ben Vautier (Napoli 1935) è un artista francese nato da madre occitano-irlandese e padre svizzero-francese.
Ben ha fatto parte del gruppo Fluxus durante gli anni Sessanta insieme a Bertolt Brecht, George Maciunas e Robert Filliou. Le azioni di strada, le creazioni del teatro totale e l’accettazione dell’identità tra arte e vita, diventano elementi portanti del movimento e segni stilistici distintivi propri del performance artist francese.
Ben Vautier nella prima fase della sua vita si sposterà spesso in vari paesi del mondo, arricchendo così la sua visione culturale e artistica: dopo essere stato in Turchia, Egitto e Grecia, nel 1949 si stabilirà a Nizza.
In Francia intraprenderà la sua ricerca artistica da autodidatta, l’arte viene concepita da lui come novità ed esaltazione dell’ego, ispirandosi ai lavori di Marcel Duchamp.
Ben Vautier s’interroga costantemente sull’eredità lasciata da Marcel Duchamp e sulle conseguenze del “ready made”, finendo per dichiarare, in accordo con gli esponenti del movimento Fluxus che “Tutto è arte”. Le frontiere tra vita e arte sono completamente abolite.
“L’artista francese inizia a firmare i suoi lavori nel 1958: dipinti, persone, foto. Ben ha pensato che se l’arte è tutta una questione di firma, allora perché non realizzare un dipinto con la sua sola firma. Lavorando sui concetti di sé, ego e identità dell’artista, Ben “sembra dire che, poiché per il pubblico l’arte è sinonimo di firma dell’artista, più è visibile, più il pubblico vorrà quell’opera”. Allo stesso tempo, Ben parla dell’io/sé e dell’importanza dell’autoreferenzialità nell’arte, dell’esplorazione dell’io e del sé – sia soggettivamente che come soggetto”. Il suo manifesto “Moi Ben je signe” del 1960 mostra la natura radicale del suo approccio.” (dal sito della Galerie Eva Vautier).
Ogni azione da lui intrapresa è opera d’arte: per esempio, vive per quindici giorni nella vetrina della galleria One di Londra nel 1962, proclamando dichiarazioni “neodada” come: “Io sottoscritto Ben Vautier dichiaro autentica opera d’arte l’assenza d’arte”.
Sempre durante gli anni Sessanta, Vautier mescola arte e vita per produrre performance chiamate “Vomir”, “Hurler” o “dire la vérité” che realizza all’interno del suo negozio di Rue Tonduti de l’Escarène o per le strade di Nizza.
Proprio alla fine degli anni Sessanta, Vautier acquista notorietà con le sue particolari “scritture”, caratterizzate da diverse forme e dipinte su vari supporti. La connessione tra le parole e il pensiero divenne così la base teorica delle sue opere d’arte, mentre il grafismo e la scrittura divennero il marchio identificativo dell’artista.
Specialista internazionale della “parola bianca tracciata su fondo nero”, Ben non smette mai di fare i conti con l’arte, il suo ego, le sue angosce e l’avanguardia artistica.
Nei vari anni proseguirà la sua ricerca nell’arte come arte innovativa, e nel 2007 la Provincia di Modena lo invita a esporre quindici tele nella Chiesa di San Paolo nell’ambito del Festival della Filosofia. Il tema scelto è quello del “sapere dell’ego”. Anche in questo caso, Ben tiene un atteggiamento contraddittorio: parte dalla constatazione che l’atto creatore è prodotto dell’ego dell’artista (io e super-io), ma siccome l’artista tende a cambiare la situazione data, giunge a concludere che “per cambiare l’arte bisogna cambiare l’uomo, e per cambiare l’uomo bisogna cambiare, trasformare e perfino distruggere il proprio ego (io, super-io)”.
Nel 2005 realizza la performance “Piccolo concerto fluxus per mangiare”, nella quale decise di disegnare sulla tela usando al posto del pennello la sua nuca sporca di uova. Nell’azione compose anche musiche casuali con barattoli di yogurt e piatti, e fece entrare i visitatori in un locale nero disseminato di scritte rosse: il luogo del digiuno.
Nel 2010 Ben Vautier apre lo spazio “Espace à débattre” a Nizza, del centro del quartiere Libération.
Ben Vautier attualmente vive e lavora a Nizza.
© Ben Vautier (1935)
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
2011
Suspense au Windsor Hotel Windsor Nice
Art Paris, Galerie Lara Vincy “L’amour est magique”
La liberté n’existe pas Gal Maria Coccia, Rome
Galerie Rive Gauche Paris “il n’y a pas de rose sans épine”
Soyez réaliste demandez l’impossible Croix Baragnon, Toulouse
“De quoi avez vous peur ?” Espace Courant d’Art, Chevenez
“Art bores me” Gallery Vicky David NY
“Et après ça ?” Musée de Louviers, Louviers
“Achetez de l’or” Galerie Sanguine
2010
Publications de Ben, Bibliothèque Poletti,MODENA Italie, Bertoni
Retrospective “Strip Tease intégral” Musée d’Art Contemporain, Lyon
“L’art est ce qu’il est” Galerie C. Issert ,Saint Paul de Vence
“L’art contemporain me fait rire” Galerie Lara Vincy, Paris
“Takes art as it comes” gal Shuppenhauer, Cologne
Ne paniquez pas” Galerie Nathalie Obadia, Bruxelles
J’ai encore quelque chose à dire” Galerie Les Tournesols St Etienne
2009
“Ils se sont tous suicidés” Galerie Templon Paris
Foire du vêtement Barcelone Bonotto (vêtements écrits)
“La Baule privilège “Galerie Marcel Billy, La Baule
2008
Alliances Française Exposition itinérante
“L’art est partout” Espace Villeglé, Saint Gratien
Espace Cézanne, Aix en Provence “les flanneries d’Aix”
“Gegen kunst” Galerie Schuppenhauer, koln
“Le provocateur” Galerie JZ Art Trading, Milan
“La vie de tous les jours” Galerie Catherine Issert, Saint paul
“Ben se mouille” Collection de Ben à L’ateler Soardi, Nice
“Quien es Ben ?” Retrospective Musee Vostel, Malpartida
2007
“J’aime pas l’argent mais…” Banque UBS, Gene ( Gualco )
“Ben exagère” Consulat Suisse, Marseille
“Tutto e competizione” JZ art trading, Milano
“L’arte dei limiti” Galleria Il Ponte, Florence
“Je n’arrive pas à m’arrêter” Galerie Guy Pieters, Knokke
“Attention à l’indigestion culturelle” Galerie Lafayette, Nice
“Il sapere dell’ego” Provincia di Modèna (Italie)
“Tutto è ego” Studio d’Arte Fioretti, Bergamo
“Qu’est-ce que l’art ?” Galerie lara Vincy, Paris
2006
“Mira me” Galerie Caja Negra, Madrid
“Io dubito sempre” Galerie Soav, Alessandria
“Les limites de la photo” Musée André Villers, Mougins
“Je me noie” Galerie Khan, Ile de Ré
“Le hazard est partout” Galerie Unimedia, Gènes
“Tout est poèsie” Périgueux
“Je suis nul en céramique” Musée de la poterie, Vallauris
Galerie Fontaine d’Elor, Mougins
“Les autres” Galerie Marlborough, Monaco
2005
Espace Culturel Port Lympia, Nice
“Pas de peuple sans sa langue” Théâtre d’Apt
“L’art est mort vive l’art” Studio Marco Fioretti, Bergamo
“Bientôt on ne pourra plus arrêter la machine” Galerie Jean Brolly, Paris
“Aller au bout du bout à bout” Galerie Arkos, Clermont Fd
“La paix ou je crie” Maison de la culture Malakoff
Manif d’art, Québec (Canada)
Musée Chagall, Nice
“Je suis un sex maniac” Galerie Storme, Lille
A cent mètres du Centre du Monde, Perpignan
2004
“J’ai rêvé” Musée d’art et de Provence, Grasse
“Que se passe-t-il ?” Galerie Bagheera, Saint Tropez
“Le monde change” Arsenal, Metz
Le biz’art baz’art de Ben, Mac, Lyon Bazart
“L’art mange l’art” Galerie Lara Vincy Fiac, Paris
“Voulez vous coucher avec moi?” Galerie Sanguine, Paris
Fiesta des Suds, Marseille
“La partie cachée de l’Iceberg” Galerie Catherine Issert, Saint paul
2003
“Mon psy et moi” Galerie Charlotte Moser, Genève
“Je suis en guerre” Galerie Rive Gauche,strouk Paris
“Ben Arrête ton cinéma” Galerie Pop,Strouk Cannes
“Je n’ai pas d’oreille” Galerie du Théâtre, Beauvais
Ben biz’art bazart, Galerie Daniel Templon, Paris
Ben’Biz’art Baz’art, Musée de l’Objet, Blois bazart
“J’ai quelque chose à dire” Galerie Alma, Montpellier
“Difficile d’être un autre” Centre d’Arts Plastiques, Saint Fons
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