Keith Haring (Reading, Pennsylvania,1958-NY, 1990) sviluppa l’amore per il disegno fin da giovane, imparando le basi del disegno animato dalla cultura popolare come Dr. Seuss e Walt Disney. Nel 1978 presenta una mostra personale al Pittsburgh Arts and Crafts Center. Nello stesso anno, Haring si trasferisce a New York City e si iscrive alla School of Visual Arts (SVA). Qui diviene amico di artisti come Kenny Scharf e Jean-Michel Basquiat, nonché dei musicisti, artisti performance e writer di graffiti che componevano la crescente comunità artistica. Haring viene coinvolto nell’energia e nello spirito di questa scena e inizia a organizzare e partecipare a mostre e performance presso Club 57 e altri luoghi alternativi. Keith Haring si ispira inoltre dal lavoro di artisti come Jean Dubuffet, Pierre Alechinsky, William Burroughs, Brion Gysin e dal manifesto di Robert Henri “The Art Spirit”, che affermava l’indipendenza fondamentale dell’artista. Nel 1980 inizia a creare disegni a gessetto bianco su pannelli di carta vuoti in tutto il sistema della metropolitana. Tra il 1980 e il 1985, Haring produce centinaia di questi disegni pubblici in linee ritmiche rapide, creando a volte fino a quaranta “disegni della metropolitana” in un giorno. La metropolitana diviene, come afferma Haring, un “laboratorio” per elaborare le sue idee e sperimentare con le sue linee semplici. La sua prima mostra personale a New York si tiene al Westbeth Painters Space nel 1981. Nel 1982, debutta nella galleria di Soho con una mostra personale alla Tony Shafrazi Gallery. Durante questo periodo, partecipa anche a mostre internazionali come Documenta 7 a Kassel; la Biennale di San Paolo; e la Biennale di Whitney.
Altri progetti dell’artista includono un murale creato per il centenario della Statua della Libertà nel 1986; un murale sulla facciata dell’Ospedale pediatrico Necker a Parigi, Francia nel 1987; e un murale dipinto sul lato occidentale del Muro di Berlino tre anni prima della sua caduta.
© Galerie Bartoux