novembre 2024 – gennaio 2025

AIKO MIYAWAKI
Sculpture 1965-1975

15 novembre 2024 – 28 gennaio 2025

Studio Gariboldi celebra l’arte giapponese attraverso una serie di iniziative mirate, iniziando con la mostra della scultrice e artista Aiko Miyawaki. Un percorso espositivo composto da sculture in ottone di varie dimensioni degli anni Sessanta e Settanta.

Le opere esposte sono oggetti preziosi, scrigni di luce, strutture solide che trattengono e rimandano i miracoli di colore del mondo.
Sono caratterizzate dall’uso innovativo di piccoli tubi in ottone, materiali industriali che Miyawaki scopre e inizia a utilizzare durante il suo soggiorno a Tokyo, negli anni ’60. Aiko era affascinata dalle riflessioni che creava la luce filtrando nei tubicini, viola al mattino presto, rossa alla sera e centinaia di altre sfumature tutto il giorno come un caleidoscopio.

“Le mie sculture di ottone riguardano la rifrazione e riflessione fugace della luce su una superficie, la ripetizione visiva delle forme e l’invisibilità. (…) Il mio lavoro è sottile. Tempo, spazio e luce…questi sono i concetti che mi ossessionano.” Aiko Miyawaki – Documents A pictorial autobiography (1992)

Le dodici sculture proposte in galleria, creano un dialogo continuo e sempre differente tra l’opera e lo spazio circostante, invitando lo spettatore a una nuova lettura dell’ambiente. Piccoli fori attraverso i quali guardare il mondo per scoprire dettagli sconosciuti, oppure vertici lucidi che puntano al cielo, o ancora giochi di luce che spostano il tempo e lo spazio componendo figure sempre nuove.

Eleganti, simbolicamente potenti, uniche nel panorama artistico degli anni Sessanta, le opere di Miyawaki vengono subito premiate. Nel 1967 una scultura di ottone viene inserita in una grande mostra internazionale al Guggenheim Museum, vince il Guggenheim’s Purchase Award e viene inserita nella collezione permanente.

Ph. Michele Alberto Sereni

“My brass sculptures are actually closely related to my painting. Both are concerned with the fleeting refraction and reflection of light on a surface, the visual repetition of forms, and invisibility.” – Aiko Miyawaki (Documents, A pictorial autobiography, Bijutsu Shuppan-Sha, LDT, Gennaio 1992)