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Autoritratto

02.09.2025

Carla Lonzi è una scrittrice, poeta e critica d’arte che ha contribuito a scardinare il rapporto di potere critico-artista. Il suo modo di riflettere sulla critica d’arte trova la sua manifestazione completa nel volume Autoritratto (1969) dove Lonzi è in relazione con quattordici artisti attivi negli anni Sessanta: Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Pietro Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato, Cy Twombly. Il volume nasce dalla raccolta e dal montaggio di discorsi tra lei e gli artisti, registrati e ricomposti liberamente dall’autrice stessa, in modo da riprodurre “una specie di convivio”. Per l’autrice il risultato è “reale” anche se i colloqui non si sono svolti nell’unità di tempo e di luogo. In Autoritratto la voce di Lonzi si mescola a quella degli artisti, il dialogo è paritario e mai giudicante o di sopraffazione. “Oggi si può essere vicino agli artisti anche ascoltandoli e poi riascoltandoli (…). Però, come puoi, dopo aver fatto un gesto come questo (…) rifare il vecchio gesto.”
Il volume è a cura di Annarosa Buttarelli, filosofa e responsabile del Fondo Carla Lonzi presso la Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Ci interessa perché Carla Lonzi con questo libro è stata rivoluzionaria per la critica d’arte e anche per la pratica dell’ascolto. All’interno del volume sono inoltre contenute riflessioni e rivelazioni dei nostri maggiori artisti degli anni Sessanta, che ogni lettore e collezionista avrà il piacere di scoprire.

Carla Lonzi, Autoritratto, La Tartaruga, 2024

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