Alfred Manessier (Francia, Saint-Ouen 1911 – Orléans,1993) è un pittore informale, incisore e progettista di vetrate per chiese, scenografo e costumista, considerato uno dei grandi protagonisti dell’Ecole de Paris.
Nel 1929 si iscrive ad architettura, ma decide ben presto di passare alle belle arti e di studiare all’Academie Ranson nel 1935. Durante questi anni Manessier viene scelto, insieme a Robert Delaunay e altri cinquanta pittori, per partecipare all’elaborazione del Pavillon de l’Air et des Chemins-de-fer costruito per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937.
Nel 1941 l’artista prende parte all’esposizione “Vingt peintres de tradition française” alla Galleria Braun di Parigi.
Nel 1947 realizza vetrate per una chiesa di Breseux e nel 1949 un arazzo per un monastero.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Manessier inizia ad affermarsi all’interno del mercato artistico internazionale vincendo il Primo Premio alla Biennale d’Arte di Sâo Paulo nel 1952; Primo Premio al Carnegie Institute di Pittsburgh nel 1955; Primo Premio per la pittura e Premio dell’Istituto Liturgico Cattolico alla 31a Biennale di Venezia nel 1962.
Alfred Manessier crea opere definibili di astrattismo lirico, ossia un linguaggio astratto elaborato al fine di trasmettere contenuti soggettivi e spirituali, allo stesso tempo mostra interesse per l’Art Informel. I suoi dipinti attraverso immagini astratte, titoli e simboli, trasmettono anche significati religiosi. Possiamo considerarlo anche un “paesaggista astratto”, che ritrae contemporaneamente la luce del Nord (Baia della Somme, Fiandre, Olanda, Canada, Svezia), del Sud (Provenza, Spagna, Algeria) e di molti altri luoghi (Beauce, Bretagna, Giura). Attraverso la sua arte diventa testimone dell’ingiustizia e della tragedia del suo tempo, dipingendo tele a soggetto politico. I fatti di Budapest gli ispirarono Requiems (1956, durante la Rivoluzione Ungherese), in altri suoi lavori troviamo riferimento alla guerra di Algeria e alla guerra del Vietnam, in altri ancora il suo sostegno alla lotta per i diritti dei neri americani.
Per le sue creazioni artistiche ha utilizzato tecniche diverse: vetrate (più di 200), arazzi, lavori monumentali d’animazione, pitture e opere su carta.
© Alfred Manessier (1911)
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
2021
Alfred Manessier: La Couleur ,Galerie Antoine Laurentin ,Paris, France
2019
Alfred Manessier: En couleur et en noir et blanc ,Galerie Antoine Laurentin ,Paris, France
2018
Alfred Manessier ,Bechtler Museum of Modern Art ,Charlotte, North Carolina, USA
Sito in aggiornamento
PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE
2023
Protean: Art & Architecture in Post-War France ,Hanina Fine Arts ,Mayfair, London, UK
2022
7 Peintres En Quête De Spiritualité ? ,Galerie Arnoux ,6e, Paris, France
7 Peintres en Quête de Spiritualité? ,Galerie Arnoux ,6e, Paris, France
Liberte: Salon de Mai ,Hanina Fine Arts ,Mayfair, London, UK
International Artists: Made in France VIII ,Galerie Jean-Claude Bergeron ,Ottawa, Ontario, Canada
2021
The Hour of Reckoning ,Henie Onstad Art Center ,Høvikodden, Norway
2020
ONLINE: Unpacking: From Shelter to Light ,Studio Gariboldi ,Milan, Italy
Acquisitions Récentes et Oeuvres Inédites: Abstraits des Années 50 ,Galerie Arnoux ,6e, Paris, France
2019
La chapelle d’Hem, commande d’un patron esthète roubaisien ,La Piscine Museum, Roubaix ,Roubaix, France
Traverser la lumière ,La Piscine Museum, Roubaix ,Roubaix, France
2018
Lost, Loose and Loved: Foreign Artists in Paris 1944-1968 ,Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía ,Madrid, Spain
Traverser la Lumière ,Musée Granet ,Aix-en-provence, France
2017
20 années La Capitale Galerie ,La Capitale Galerie ,1e, Paris, France
Jean Le Moal & Alfred Manessier: Regards croisés ,Galerie Antoine Laurentin ,Paris, France
Corps et Ames ,Jeanne Bucher Jaeger, Marais Space ,Paris, France
2016
Dialogue VII ,Jeanne Bucher Jaeger, St Germain Space ,Paris, France
2012
Strangers – Between Art Informel and Pop Art: Works from the GAM Collection ,GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Turin ,Torino, Italy
2010
Works from the Weisfield Collection ,MIT List Visual Arts Center ,Cambridge, Boston, Massachusetts, USA
Sito in aggiornamento