César Baldaccini, nato a Marsiglia nel 1921, è uno scultore italo-francese, esponente del Nouveau Realism. Dal 1935 al 1939 César frequenta l’Ecole des Beaux-Arts di Marsiglia e in seguito studia alla Ecole des Beaux-Arts di Parigi, città dove si stabilisce definitivamente nel 1943. Entra da subito nel vivo della vita culturale e artistica parigina, frequentando Alberto Giacometti, Jean Cocteau, Pablo Picasso, Germaine Richier e Jean Paul Sartre.
Proprio di questo periodo sono le sue prime sculture in metallo e gesso, risultato di una ricerca libera da ogni schema formale e contraria sia all’astrattismo sia alle posizioni estreme del costruttivismo. Tiene la sua prima mostra personale alla galleria parigina Lucien Durand nel 1954, da quel momento una delle sue opere, Le Gobi, entra a far parte della collezione permanente del Museo d’Arte Moderna di Parigi. Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e nel 1957 vince il primo premio alla partecipazione degli stranieri alla Biennale di Carrara. Successivamente è presente alla Biennale di São Paulo, a Documenta II (1959) e a New York (1961).
Da quel momento in poi, inizia a saldare insieme pezzi di rottami metallici, creando figure immaginarie di insetti, animali e nudi. Da allora espone incessantemente, partecipando a numerosi “Salons” in Francia e all’estero.
Ispirato dalla corrente del Nuovo Realismo, di cui entra a far parte nel 1960 insieme a Arman, Klein, Raysse, Tinguely, Pierre Restany, inizia a creare le sue famose “compressions dirigée” (compressioni controllate), dando vita a densi insiemi di telai di automobili e oggetti metallici martellati insieme e compressi, esaltando così il suo gusto materico.
A metà degli anni ’60 comincia a lavorare anche con il materiale plastico, che espande e solidifica. Gli Happenings, organizzati dal 1967 al 1970, mostrano al pubblico la creazione delle sue espansioni.
Alcuni esempi della sua arte si possono vedere presso il Centre National d’Art et de culture Georges-Pompidou (Bas relief, Tortue, le Diable), al Musée d’Art Moderne de la Ville, al Cimitero di Montparnasse, al Ministero delle Poste parigino, al MAC e al Bonneveine Centre (Le Pouce Géant) marsigliese e al Musée de la Ville de Nice.
A partire degli anni ’80 vengono organizzate importanti mostre retrospettive: al Musée d’Art Moderne, Liegi; Espace Nicois d’Art et de Culture, Nizza; Seibu Foundation, Ottara Museum, Giappone; Palazzo Reale, Milano (1998); Hermitage, San Pietroburgo (1998); Museu Brasileiro de Escultura “Marilisa Rathsam”, São Paolo (1999).
Sono molti anche i riconoscimenti, come il “Grand prix de la Ville de Paris”, il “Grand Prix National de Sculpture” e il “Prix Rodin” a Tokyo (1988).
Muore nel 1998 a Parigi.
Proprio di questo periodo sono le sue prime sculture in metallo e gesso, risultato di una ricerca libera da ogni schema formale e contraria sia all’astrattismo sia alle posizioni estreme del costruttivismo. Tiene la sua prima mostra personale alla galleria parigina Lucien Durand nel 1954, da quel momento una delle sue opere, Le Gobi, entra a far parte della collezione permanente del Museo d’Arte Moderna di Parigi. Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e nel 1957 vince il primo premio alla partecipazione degli stranieri alla Biennale di Carrara. Successivamente è presente alla Biennale di São Paulo, a Documenta II (1959) e a New York (1961).
Da quel momento in poi, inizia a saldare insieme pezzi di rottami metallici, creando figure immaginarie di insetti, animali e nudi. Da allora espone incessantemente, partecipando a numerosi “Salons” in Francia e all’estero.
Ispirato dalla corrente del Nuovo Realismo, di cui entra a far parte nel 1960 insieme a Arman, Klein, Raysse, Tinguely, Pierre Restany, inizia a creare le sue famose “compressions dirigée” (compressioni controllate), dando vita a densi insiemi di telai di automobili e oggetti metallici martellati insieme e compressi, esaltando così il suo gusto materico.
A metà degli anni ’60 comincia a lavorare anche con il materiale plastico, che espande e solidifica. Gli Happenings, organizzati dal 1967 al 1970, mostrano al pubblico la creazione delle sue espansioni.
Alcuni esempi della sua arte si possono vedere presso il Centre National d’Art et de culture Georges-Pompidou (Bas relief, Tortue, le Diable), al Musée d’Art Moderne de la Ville, al Cimitero di Montparnasse, al Ministero delle Poste parigino, al MAC e al Bonneveine Centre (Le Pouce Géant) marsigliese e al Musée de la Ville de Nice.
A partire degli anni ’80 vengono organizzate importanti mostre retrospettive: al Musée d’Art Moderne, Liegi; Espace Nicois d’Art et de Culture, Nizza; Seibu Foundation, Ottara Museum, Giappone; Palazzo Reale, Milano (1998); Hermitage, San Pietroburgo (1998); Museu Brasileiro de Escultura “Marilisa Rathsam”, São Paolo (1999).
Sono molti anche i riconoscimenti, come il “Grand prix de la Ville de Paris”, il “Grand Prix National de Sculpture” e il “Prix Rodin” a Tokyo (1988).
Muore nel 1998 a Parigi.