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Photo Contest

Fotografare una mostra

09.06.2025

Fotografare una mostra
Dopo il successo della prima edizione del contest Fotografare una mostra, Studio Gariboldi ha deciso di proporre una nuova edizione del bando dedicato a giovani fotografi under 30, sia professionisti che studenti.
Fotografare una mostra allestita in una galleria d’arte è un compito complesso, spesso affidato a fotografi professionisti di esperienza o, in alcuni casi, agli stessi galleristi. Restituire visivamente le opere e l’allestimento nella loro completezza richiede cura, sensibilità e attenzione ai dettagli. Ogni scatto deve essere al tempo stesso chiaro, leggibile, efficace e armonico.
L’obiettivo del contest è selezionare un giovane fotografo o una giovane fotografa per documentare la prossima mostra in galleria, prevista per ottobre 2025.
I candidati dovranno inviare:
1. il proprio curriculum vitae;
2. una breve lettera motivazionale;
3. tre fotografie di interni arredati (in formato jpg o tiff), che evidenzino le competenze tecniche e lo sguardo autoriale.
La scadenza per la presentazione del materiale è fissata al 15 settembre 2025.
Come nella precedente edizione, al vincitore o alla vincitrice verrà garantita una retribuzione per la prestazione professionale e un’adeguata visibilità attraverso i canali social di Studio Gariboldi e la nostra newsletter.

Le candidature vanno inviate all’indirizzo:press@studiogariboldi.com
A partire dal 16 settembre verrà data risposta a tutte le e-mail ricevute.

Press

Jean Arp il falso avanguardista

05.05.2025

Studiando il passato per capire meglio il presente, ci siamo imbattutti in una lettura sorprendente.
Alla XXVII Biennale di Venezia, nel 1954, Jean Arp veniva accolto così… poi negli anni ‘60 le cose cambieranno!

“Fu Jean Arp che inventò il buco”

“Jean Arp, francese di Strasburgo e assai tedesco di educazione e di gusto, è il vincitore del massimo premio veneziano per la scultura: un milione e mezzo, il Premio della Presidenza del Consiglio del Ministri. Jean-Arp è un famoso «cannone» dell’avanguardia, e come cannone è dunque un gran bucatore o facitore di buchi. Ed è forse lui l’inventore primo del buco in arte; ed è peccato che non abbia pensato a prendersi il brevetto, perché dopo, da Henry Moore a Lucio Fontana, i buchi di ogni misura si sono spaventosamente moltiplicati, e tutta la Biennale pare una specie di schiumarola. Ma, tempo verrà che i buchi fian tappati. Anzi, a Milano c’è già un pittore che dipinge coi chiodi e che ha dichiarato di voler superare le spazialismo tappando proprio i buchi di Lucio Fontana. E, dopo il buco, vedremo il tappo alia XXVIII Biennale? Speriamo di sì. Jean Arp, con Brancusi, con Giacometti e con altri « cannoni» internazionali della scultura, è uno di quei falsi avanguardisti responsabili della confusione terribile delle idee e della riduzione della scultura moderna al puro nulla.”

Press

La mania del timbrare

29.05.2025

Studiando il passato per capire meglio il presente, ci siamo imbattutti in una lettura sorprendente.
Alla XXVII Biennale di Venezia, nel 1954, Giuseppe Capogrossi veniva accolto così… poi negli anni ‘60 le cose cambieranno!

Timbri o scarafaggi?

“Ed ecco un’opera di Giuseppe Capogrossi (…) che deve intitolarsi Superficie. Il pubblico volgare entrando nella sala Capogrossi, penserà subito alla marcia degli scarafaggi, al progresso della tenia, alle orme lasciate dalle suole di gomma per camminare in montagna. I più colti tuttavia ricorreranno ad altri paragoni: per esempio alle impronte preistoriche di mani e alla ceramica apula. Il guaio principale di certe cose, non è che dicano poco o nulla: è che sono mal fatte. In questa composizione sono di troppo le tre paia di denti a destra in alto e sono troppo vicine al gran motivo delle forchette.”

Vita in Galleria

Filosofia del Listello

26.05.2025

Listello: striscia sottile, solitamente di legno, ma anche di metallo o plastica, utilizzata per orlare, rinforzare o decorare.

La scelta di incorniciare un quadro e la decisione di come farlo, è una prassi consapevole e delicata del lavoro di galleria.

Studio Gariboldi ama il listello. Delimita ma non chiude, rifinisce senza confondere. È leggero, pulito, lineare.

Nella foto, una cornice a listello per Nobuya Abe, R.3, tecnica mista su tela, 1966

Bookflow

La cornice. Storie, teorie, testi.

21.05.2025

La cornice assolve il compito di isolare l’opera d’arte, difende l’immagine dalle ingerenze esterne, connette gli elementi interni dell’opera stessa. Non è un dettaglio marginale. Gli angoli, lo spessore, il colore, tutto concorre a stabilire un senso, ad amplificare significati, a creare isole, protezioni, autonomie. Quante cose s’imparano leggendo il saggio La cornice. Storie, teorie, testi. Ogni collezionista dovrebbe averlo nella sua libreria per comprendere i significati profondi di questa parte importante della propria amata collezione.
È un libro che ci interessa perché amplifica la consapevolezza e attribuisce valore a gesti solo in apparenza semplici, che invece sono una parte importante del lavoro del gallerista.

La cornice. Storie, teorie, testi.
A cura di Daniela Ferrari e Andrea Pinotti
Johan & Levi Editore, 2018

Press

“Spazio? O colabrodo?”

14.05.2025

Studiando il passato per capire meglio il presente, ci siamo imbattutti in una lettura sorprendente.
Alla XXVII Biennale di Venezia, nel 1954, Lucio Fontana veniva accolto così… poi negli anni ‘60 le cose cambieranno!

“Spazio? O colabrodo?
Moltissimi buchi. Ma non contateli, poiché il numero abolirebbe il concetto di spazio e d’infinito. L’opera tecnicamente appare sciatta, e la composizione non convince affatto: guardate la fila ultima, dritta obliqua in basso.”

Bookflow

Il miracolo della forma

17.04.2025

La psicoanalisi con l’arte non ha sempre fatto belle figure, così Massimo Recalcati cerca di liberare l’arte dalla patografia della psicoanalisi. Un libro complesso e affascinante, suggerito a filosofi, storici, artisti ma anche a un pubblico di appassionati che abbia voglia di rimettersi a riflettere. Il volume è arricchito da immagini a colori contenenti alcuni dei nostri artisti preferiti, Tàpies, Burri, Fontana, Duchamp

Ci interessa perché sposta il punto di vista e considera “l’arte e la psicoanalisi pratiche che non trovano fondamento se non in se stesse, dunque senza garanzia, senza quel sapere forte e duro che contraddistinguerebbe le scienze positive, pratiche che mettono al loro centro la dimensione del reale”.

Massimo Recalcati, Il miracolo della forma. Per un’estetica psicoanalitica, Castelvecchi.

Arte & Letteratura

Fantasmi e Guerrieri

14.04.2025

Tre uomini di Legge in galleria a parlare di Guerrieri e Fantasmi. Giorgio Fabio Colombo, il giudice Giuseppe Gennari, l’avvocato penalista Massimo Seregni, hanno dialogato con noi di leggende, giustizia e immaginario giapponese. L’incontro ha concluso il ciclo Arte & Letteratura, inaugurato a novembre 2024, con il patrocinio del Consolato generale del Giappone a Milano. Grazie a tutto il pubblico che ha partecipato agli incontri nella nostra galleria!

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