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Mostre
KATSUMI NAKAI. FLYING HIGH
28.10.2025
Il giorno 16 ottobre abbiamo aperto al pubblico la mostra Katsumi Nakai. Volare Alto. Seconda personale dell’artista giapponese, con opere degli anni 60 e 70. L’esposizione è parte di un progetto più ampio, artistico e culturale, che coinvolge la galleria fin dalla sua fondazione. La ricerca di Studio Gariboldi è iniziata con la pittura informale italiana e internazionale degli anni del dopoguerra e continua a indagare i rapporti tra gli artisti che hanno soggiornato e lavorato a Milano negli anni Cinquanta/Sessanta e Settanta. Da qualche anno il focus è sulla relazione Italia e Giappone, nomi importanti come Katsumi Nakai, Yayoi Kusama, Tomonori Toyofuku, Aiko Miyawaki, Nobuya Abe, Key Hiraga e altri, trovano spazio nelle sale della nostra galleria e raccontano la storia artistica di quel momento, che proprio nel cortile di Corso Monforte 23, dove Lucio Fontana aveva il suo studio, vedeva nascere relazioni di amicizia e stima professionale. Volare Alto propone al pubblico anche una documentazione fotografica esposta a parete, dove è possibile ammirare scorci e interni di luoghi iconici della città di Milano e momenti di allestimento a cura di Nakai stesso, di alcune sue mostre degli anni Settanta.
La mostra è visitabile da lunedì a venerdì, fino al 30 gennaio 2026
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
e dalle ore 14.00 alle ore 18.00
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Katsumi Nakai. Volare Alto
21.10.2025
Katsumi Nakai. Volare Alto
16 ottobre 2025 – 30 gennaio 2026
Dopo le prime esplorazioni astratto-informali con il gruppo Tekkeikai a Osaka Katsumi Nakai trova dal 1964 a Milano un ambiente stimolante che porta a un mutamento della sua produzione. Se l’esordio a Venezia è ancora pittorico, alla personale del 1967 al Naviglio di Milano presenta le sue nuove “pitture-oggetto”, opere in legno sagomato e colorato che si dischiudono per assumere sempre nuove forme. Sono opere che invitano alla riflessione sulla poesia dell’atto dello sbocciare, dell’apertura (hiraku) e del continuo cambiamento. Con una ricerca coerente, che capta stimoli diversi, Nakai ha costruito opere che fanno “volare alto” l’immaginazione e che richiamano anche gli aquiloni giapponesi (tako) con le loro innumerevoli forme e con la loro leggerezza solo apparente. Su questi punti, documentati anche da riflessioni coeve, si concentrano queste note sull’opera di Nakai.
Corso Monforte 23, Milano, 20122
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Robert Doisneau
07.10.2025
Robert Doisneau
La mostra Robert Doisneau. Instants Donnés segna il ritorno delle fotografie di Robert Doisneau a Parigi.
L’esposizione Robert Doisneau. Instants Donnés, allestita nel Musèe Maillol, in Rue de Grenelle, prorogata fino al 19 ottobre, propone al pubblico un nucleo di circa 350 fotografie di vario formato. Immagini iconiche sono esposte accanto a serie completamente nuove che documentano la capacità del fotografo di raccontare con le sue immagini gli esseri umani, in ambienti che vanno dalla fabbrica, alla scuola, alla strada. Fatica, dolore, gioia, tenerezza sono solo alcune delle emozioni che Doisneau è in grado di provocare nello spettatore. Particolarmente interessanti per noi, i ritratti degli artisti nei loro atelier, in particolare Alfred Manessier, che dipinge nel suo spazio a Houx (1966) o Jean Paul Riopelle, fotografato nel suo studio in mezzo a lavori di grande formato, (1956). Tra gli altri Picasso, Giacometti, Léger e Braque. Una sezione della mostra è dedicata ai ritratti degli scrittori, tra cui spiccano il famoso scatto a Simone de Beauvoir che sta scrivendo alla Brasserie Deux Magots, nel 1944 e a Marguerite Duras, radiosa, seduta immancabilmente a un tavolino de Le Petit Saint Benoit nel 1955 a Parigi.
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Pierre Soulages
25.09.2025
Pierre Soulages
Musèe Du Luxembourg, Parigi
Dal 17 ottobre 2025 al 11 gennaio 2026
A volte cerchiamo la luce nel buio. Pierre Soulages faceva questo. Segni semplici, decisi, nero e bianco, con qualche rara eccezione per il colore. Nel Musèe Du Luxembourg, cornice meravigliosa nel centro di Parigi, prende forma una mostra composta da 130 opere realizzate dagli anni ‘40 agli anni 2000, 25 delle quali mai viste dal pubblico. Il supporto è la carta, che diventa preziosa tanto che alla fine del percorso ci dimentichiamo del supporto perché tale è la potenza del segno impresso sulla superficie.
Piccoli frammenti di bianco riescono a illuminare tele dominate dal nero, la magia di Soulages, maestro del nero, è questa, recuperare tutti i frammenti di luce residua, un’altra luce, che esiste e che resta fondamentale per la vita di noi tutti.
Nell’allestimento sono presenti due video interviste all’artista che rendono evidente la sua poetica e la determinazione nel perseguire la propria ricerca.
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Autoritratto
02.09.2025
Carla Lonzi è una scrittrice, poeta e critica d’arte che ha contribuito a scardinare il rapporto di potere critico-artista. Il suo modo di riflettere sulla critica d’arte trova la sua manifestazione completa nel volume Autoritratto (1969) dove Lonzi è in relazione con quattordici artisti attivi negli anni Sessanta: Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Pietro Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato, Cy Twombly. Il volume nasce dalla raccolta e dal montaggio di discorsi tra lei e gli artisti, registrati e ricomposti liberamente dall’autrice stessa, in modo da riprodurre “una specie di convivio”. Per l’autrice il risultato è “reale” anche se i colloqui non si sono svolti nell’unità di tempo e di luogo. In Autoritratto la voce di Lonzi si mescola a quella degli artisti, il dialogo è paritario e mai giudicante o di sopraffazione. “Oggi si può essere vicino agli artisti anche ascoltandoli e poi riascoltandoli (…). Però, come puoi, dopo aver fatto un gesto come questo (…) rifare il vecchio gesto.”
Il volume è a cura di Annarosa Buttarelli, filosofa e responsabile del Fondo Carla Lonzi presso la Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Ci interessa perché Carla Lonzi con questo libro è stata rivoluzionaria per la critica d’arte e anche per la pratica dell’ascolto. All’interno del volume sono inoltre contenute riflessioni e rivelazioni dei nostri maggiori artisti degli anni Sessanta, che ogni lettore e collezionista avrà il piacere di scoprire.
Carla Lonzi, Autoritratto, La Tartaruga, 2024
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E non scappare mai
14.07.2025
Chi era davvero Miriam Mafai? Giornalista, scrittrice, politica italiana ma anche moglie, madre e figlia di due artisti: il pittore Mario Mafai e la scultrice Antonietta Raphaël. Nel libro E non scappare mai, Annalista Cuzzocrea, editorialista e inviata di Repubblica, ci consegna un punto di vista sulla donna e professionista, attingendo a lettere e taccuini inediti. Ci interessa perché nella narrazione ritroviamo anche i genitori alle prese con la difficoltà di affermarsi nel mercato dell’arte degli anni Cinquanta e Sessanta in Italia e in Francia.
Annalisa Cuzzocrea, E non scappare mai, Rizzoli
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Vite nell’oro e nel blu
08.07.2025
Cosa succede nella Roma degli anni Cinquanta mentre in America Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Jasper Johns stanno vivendo la loro luminosa stagione? Circolano quattro esistenze eccentriche, sono Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli e Francesco Lo Savio. La penna che scrive il romanzo Vite nell’oro e nel blu è di Andrea Pomella, ci interessa perché lo scrittore ci restituisce un mondo caro agli amanti dell’arte e ai collezionisti, fatto di storie non di valutazioni di mercato.
Andrea Pomella, Vite nell’oro e nel blu, Einaudi, 2025
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L’ANTIVASSALLI
25.06.2025
Eugenio Gazzola, saggista e organizzatore culturale, firma un libro su Sebastiano Vassalli, scrittore di successo ma anche poeta e pittore. Vassalli lo conosciamo per il suo romanzo La chimera (premio Strega, 1990), ma in molti non hanno mai visto i suoi quadri pop, dipinti all’inizio degli anni ’60, che Studio Gariboldi ha raccolto con pazienza e passione. Con passione e competenza Eugenio Gazzola, compone il saggio L’ANTIVASSALLI, che nelle quasi 200 pagine racconta molto a chi ama il poeta, lo scrittore e anche (soprattutto nel capitolo 6) l’artista.
Avremo Gazzola in galleria a dicembre a parlare del suo libro, giovedì 11, alle ore 17, posti limitati con prenotazione obbligatoria a press@studiogariboldi.com
Eugenio Gazzola, L’ANTIVASSALLI, Le Lettere, Florence 2025










