News2025-01-27T16:18:53+01:00

NEWS

I nostri progetti

Panorama Monferrato

XXVI-VI-MMXXIV

Panorama Monferrato

La nostra galleria partecipa al progetto Panorama Monferrato, che si terrà dal 4 all’8 settembre 2024.

Panorama Monferrato accoglierà un percorso espositivo a cura di Carlo Falciani, che coinvolge 61 gallerie con opere site-specific. All’interno del progetto Studio Gariboldi presenta un’opera dell’artista Salvatore Scarpitta.

Il progetto Panorama propone una mostra diffusa nelle suggestive località del Monferrato, con l’obiettivo di creare un “racconto speciale” che unisca arte antica, moderna e contemporanea. Ispirata al dialogo del 1574 di Stefano Guazzo, che promuoveva la “civile conversazione” come strumento di mediazione e crescita comunitaria, la mostra si snoda attraverso quattro paesi (Camagna, Vignale, Montemagno, Castagnole), interpretando il percorso come un viaggio iniziatico. Ogni tappa affronta temi che vanno dai contrasti quotidiani alla spiritualità dell’arte, proponendo l’arte come mezzo per comprendere e affrontare le trasformazioni sociali attuali e future.

Bookflow

Francesca Woodman

XI-VI-MMXXIV

“La storia non è nell’immagine, ma nel nostro rapporto con l’immagine, in ciò che essa deposita in noi”.

A partire da questa considerazione Bertrand Schefer scrive il libro Francesca Woodman, una narrazione breve che parla di lei, la cerca, la ricostruisce, vorrebbe sottrarla all’oblio non tanto come artista, ormai consacrata, ma come creatura umana. Woodman è una stella che lascia una scia luminosa potente, entra nell’empireo dell’arte con una velocità spaventosa e nello stesso spavento lascia la terra per sua volontà a ventitrè anni.
L’autore, a tratti commovente, a tratti capace di stupire, ci lascia interrogativi e riflessioni sul potere delle immagini fotografiche e qualche elemento sconosciuto di lei.
Ci interessa (molto) perché sottolinea come lo sguardo che sfiora la superficie di un’immagine possa soddisfare il piacere di un istante e al tempo stesso spingerci alla ricerca della profondità. Soprattutto quando ci troviamo di fronte a un’opera d’arte. È una possibilità, non un obbligo, e secondo noi ne vale la pena.

Bertrand Schefer, Francesca Woodman, Johan & Levi Editore, 2024.

Arte & Cinema

“Il silenzio dell’uomo”

X-VI-MMXXIV

Ancora una volta Giovanni Covini ci ha portato nel suo mondo cinematografico e ci ha proposto il suo punto di vista differente per leggere le immagini.
Uno dei partecipanti ha commentato così: “Tecnico ma accessibile, intenso ma non tedioso. Il tempo vola tra la visione delle immagini, la spiegazione tecnica e le contemporanee riflessioni indotte dalle proprie esperienze personali.” Paolo Umbriano

Il prossimo appuntamento è sabato 22 giugno dalle ore 10.30 alle 12.30, info e iscrizioni a: press@studiogariboldi.com

Bookflow

Il silenzio della materia. La poetica del Muro di Antoni Tàpies

VII-VI-MMXXIV

È appena uscito per Marsilio a firma di Massimo Recalcati, un piccolo e interessante libro su Antoni Tàpies. Noi che frequentiamo le sue opere in galleria, lo abbiamo letto e abbiamo trovato un originale sguardo psicoanalitico sul lavoro del maestro catalano. Molte le riflessioni che partono dalle opere ma arrivano dirette a noi e alle nostre vite, quella sulla croce, per esempio, un simbolo utilizzato dall’artista nei suoi lavori, “che oscilla verso la X dell’enigma o verso la X dell’incognita”, una X che “sorge dalla cancellazione dell’Io”. O ancora l’approdo alla poetica del muro. I quadri che si trasformano in muri e i colori grigio, nero e ocra, una rinuncia alle scorciatoie del colore e della forma.

Ci interessa perché riflette sul processo creativo dell’artista e sulla forza metaforica delle sue scelte espressive. Scrive Recalcati: “incontrare il reale del proprio muro non significa cadere in un silenzio senza speranza, ma fare di questo silenzio la materia per una poetica sino a quel momento impensabile”.

Massimo Recalcati, Il silenzio della materia. La poetica del Muro di Antoni Tàpies, Marsilio, 2024.

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Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci

III-VI-MMXXIV

“Quello che non vedo non è più un ostacolo: è desiderio. Non vedere è attesa di vedere.”
Siamo abituati a guardare sempre tutto, a voler guardare e a riuscire a farlo. Ma non tutto è alla portata dei nostri occhi, non tutto ci è svelato. Ecco allora l’indicazione dell’autrice, trasformare l’ostacolo in risorsa, alimentare il desiderio.

Ci interessa perché spesso siamo portati a guardare le opere d’arte solo come oggetti appesi ai muri e crediamo che la visione sia un’azione solo individuale. Invece, guardare insieme, a volte ci permette di vedere qualcosa in più. Il libro di Chicca Gagliardo è un’esperienza e può essere usato come una mappa riflessiva di orientamento oppure il suo contrario. Disorientarsi, perdere i punti di riferimento noti, per riscoprirsi e riscriversi.

Chicca Gagliardo, Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci, Hacca edizioni, 2024

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Sul guardare

XXVII-V-MMXXIV

La luce non è l’opposto del buio e questo per John Berger è un dato di fatto non solo una metafora. La luce non è uniforme e costante, o almeno può esserlo solo in rare circostanze, al mare o in montagna. La luce chiama l’occhio e, ovunque essa si trovi, il nostro sguardo la cerca. È un bel punto di partenza per riflettere sul nostro modo di guardare e nella raccolta di saggi critici di John Berger, ogni incontro con le opere d’arte diviene un’esperienza reale.

Ci interessa perché Berger disvela come il vedere venga prima delle parole e come il guardare sia l’inizio di ogni nostro personale racconto.

John Berger, Sul guardare, Il Saggiatore, traduzione di Maria Nadotti, Milano 2017.

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La vita delle forme
Filosofia del reincanto

XIV-V-MMXXIV

“Collezionare significa abbandonarsi al desiderio di amare con la medesima intensità e la medesima cura più di un oggetto senza scegliere, mai, un amore esclusivo.”

La vita delle forme è una intensa e lunga riflessione su quanto ci definiamo in base agli oggetti che scegliamo.

Ci interessa perché riflette sulla relazione tra noi e “le cose”, siano esse opere d’arte che oggetti di uso quotidiano.

Emanuele Coccia, Alessandro Michele, “La vita delle forme, Filosofia del reincanto”, HarperCollins, Milano 2024

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